TU COSA NE PENSI? Dillo allo IUniScuola: info 388 3642614 oppure scrivere a iuniscuola.fr@alice.it FORUM DI DISCUSSIONE: Come si pone la scuola di fronte al problema ambientale? Quale cultura ambientale? Quale atteggiamento è da preferire?
.............Destinatari Docenti di ogni ordine e grado..........
[Quello di seguire i dati statistici
dati dai vari convegni sullo stato del pianeta o quello molto più faticoso di
dare un'educazione che non arrivi alla scuola ma che da essa parta per arrivare
alle industrie dove le regole del profitto sommergono le regole della
prevenzione della salute dell'uomo e dell'ambiente? Dal mio punto di vista di
insegnante delle scuola sup.secondaria e come pubblico ufficiale, così
definito, dal ministero mi soffermo più volte a pensare che forse occorre
legittimare una carta dei diritti ambientali dell'uomo che unisca tutta la
comunità europea e poi mondiale. Le regole devono partire dall'individuo e non
piovere dall'alto! Ma in quale modo? Ogni scuola deve avere un gruppo di
progettazione ambientale a pari di quello della salute fin dalla scuola materna
che non sarà solo legato allo raccolta differenziata ma all'uso di detergenti
ecologici, di acqua non potabile per pulire i vari pavimenti, un depuratore per
smaltimenti, alla selezione di cibi e bevande igieniche e salutari della mensa
e del bar. Importante dovrà essere il monitoraggio dell'aria e della
temperatura all'interno delle aule. Obbligo di installazioni di pannelli solari
sui tetti di ogni istituto visto che il governo prevede finanziamenti a chi
vende energia. Includere obbligatoriamente nello studio del diritto e delle
scienze il capitolo "EDUCAZIONE AMBIENTALE" come è già in atto in
Inghilterra fin dai primi cicli scolastici. Prevedere un supervisore come
figura istituzionale e altre come corrispondenti, multe a chi non rispetta le
regole. Le scuole con il BOLLINO BLU a maggior ragione dovranno consolidare il
loro prestigio per mantenerlo: più
produzione obsoleta di inutili materiali cartacei ma efficace controllo
scientifico del monitoraggio ambientale. Insomma meno perdite di tempo in
riunioni continue da parte dei docenti ma importanti aggiornamenti effettuati
dai sindacati e enti scolastici per preparare nel migliore dei modi gli
studenti, le famiglie a delle regole che con grande disinvoltura, leggerezza o
pigrizia vengono a mancare dentro di noi ma soprattutto al di fuori, sul
Pianeta terra dove non siamo degli ospiti occasionali ma esseri viventi della
specie Homo sapiens. Perchè questa specie non sparisca come è già successo è
bene curare lo spazio, la mente, la natura e tutto quello che comprende. Siamo
noi che dobbiamo stabilire delle regole! Almeno a livello scolastico.] Coordinatrice
del Forum di discussione: Prof.ssa Wilma Consonni
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