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martedì 13 ottobre 2015

FEDERCONSUMATORI SU SOPPRESSIONE DELLA BASILICATA

Cambieranno i confini delle Regioni italiane? Stando a quanto riportato dalle cronache negli ultimi giorni, la Basilicata verrebbe soppressa e accorpando la provincia di potenza alla Calabria e la provincia di Matera alla Puglia. La proposta presentata dal senatore del pd Ranucci circa la riorganizzazione della geografia italiana sta facendo riflettere molti lucani. Se la proposta di legge a firma dei parlamentari Roberto Morassut e Raffaele Ranucci andasse in porto la Basilicata insieme ad altre sette regioni sparirebbero dalla cartina italiana. La Federconsumatori si oppone tassativamente alla soppressione della Basilicata e, in rappresentanza dei cittadini lucani, ritiene di dover contribuire ad incoraggiare un’attenta riflessione sulla delicatezza del tema sottoposto all’attenzione del Governo. L’associazione intende far presente agli organi competenti che questa decisione non implicherebbe la semplice perdita della Basilicata come ente territoriale , ma una tale decisione infrangerebbe l’identità storica, sociale, territoriale e culturale del popolo lucano. Altra situazione che preoccupa l’associazione e che intaccherebbe l’autonomia della Basilicata è il mantenimento della Corte d’Appello lucana, visto che nella riorganizzazione degli uffici giudiziari si sta affermando il rischio di soppressione della stessa, e mai come in questo momento sarebbe importantissimo difendere il mantenimento dell’organo giudiziario ai fini della difesa della Regione. Afferma il presidente Ligrani << smembrare la regione sarebbe una soluzione utile a quanti, nello scenario nazionale, hanno un interesse di natura economica sulla Basilicata che si concretizzerebbe nella gestione accentrata delle royalties. Noi ci chiediamo come faranno gli amministratori lucani a garantire la sopravvivenza dei comuni quando le decisioni relative alla gestione delle risorse saranno esclusivamente di competenza del Governo? E soprattutto quando la Basilicata verrà soppressa come faranno a sostenersi economicamente i comuni senza le entrate derivanti dal petrolio? Già oggi la caduta del valore del greggio metterebbe a rischio la garanzia dei servizi essenziali da erogare ai cittadini e l’idea dell’accorpamento ad altre Regioni, non potrebbe che privare il territorio lucano e i suoi cittadini della dignità e dell’identità che da sempre li contraddistingue>>. La Federconsumatori, intanto, sostiene l’azione del presidente del Consiglio regionale Lacorazza nel richiedere il referendum contro le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa, che rivendica il ripristino dei poteri delle Regioni e degli enti locali. L’associazione, favorevole al referendum, si impegnerà ad informare i cittadini e sensibilizzarli all’importanza del referendum tramite incontri e azioni informative.
FONTE AGR

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