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martedì 2 dicembre 2008

IUniScuola.Visitiamo la Lucania :Monticchio Laghi





Due piccole gemme luccicanti, incastonate nel verde intenso del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell’Appennino meridionale.

Così appaiono i Laghi di Monticchio a chi ha la fortuna di poterli ammirare dall’alto.

Ma è soprattutto raggiungendo le verdissime sponde, sotto le gallerie di alberi che costeggiano il lago Piccolo, nella leggera brezza che increspa le acque e rende meno torride le giornate d’estate, che ci si accorge di trovarsi accanto ad alcuni tra i gioielli più preziosi di cui si adorna la bella e misteriosa terra lucana.

Sarà forse per questo che la Brahmea, una farfalla bella quanto rara, individuata dagli esperti solo nel 1961, ha scelto da sempre di vivere nel verde intorno ai laghi.

Qui, specie nelle giornate di sole, è facile incontrarla, e tutti ne hanno il massimo rispetto.

Dal 1971 la zona è stata dichiarata riserva naturale, per conservare integro l’habitat ideale per la Brahmea.

Ma qui la natura ha dato il meglio di sé non solo nel paesaggio.

Le acque minerali di Monticchio sono famose in tutta Italia per la loro purezza, il gusto frizzante assolutamente naturale, le proprietà terapeutiche.

E sulle colline che circondano i Laghi, sul ricco e scuro terreno vulcanico, i vigneti di uve Aglianico preparano il vino generoso che parla della Basilicata e della sua gente in giro per il mondo.

L’Aglianico del Vulture, così come gli oli genuini che qui si producono, è autentico ambasciatore della Basilicata e della sua gastronomia, fin dai tempi del grande poeta latino Quinto Orazio Flacco, che cantò il Vulture nelle sue opere.

Riflessa nelle acque del lago Piccolo, la Badia di S. Michele appare come uno squarcio di candore abbagliante tra gli alberi del bosco e, al viaggiatore non distratto, racconta antiche vicende di uomini, momenti tristi e lieti di una storia secolare.

Una storia che comincia intorno al decimo secolo, con l’arrivo nella zona del Vulture dei monaci Basiliani, che qui insediarono uno dei centri monastici di maggiore rilievo, al punto da destare nei secoli l’interesse di Papi e Imperatori.

Verso la fine del cinquecento, la Badia di S. Michele fu ricevuta in commenda da quel Cardinale Borromeo reso famoso dal Manzoni che ne parla nei suoi Promessi Sposi.

Proprio al Cardinal Borromeo e ai consigli spirituali del suo precettore, Filippo Neri, si deve una rinascita della Badia dopo decenni di decadenza.

E ancora, spingendosi sull’istmo di terra in mezzo ai laghi, ci si può imbattere nei ruderi del convento di S. Ippolito, fondato dai monaci Benedettini, un documento religioso bizantino di indiscutibile importanza.

Questa era una delle patrie di Federico II di Svevia, il grande sovrano che prediligeva questi boschi per le sue battute di caccia con il suo falco e che a poca distanza, nel suo castello di Melfi, promulgò le sue Costituziones, primo esempio di codice civile moderno, nel quale per la prima volta viene dedicato ampio spazio alla tutela dell’ambiente.

Si racconta che tra questi boschi, e anche nella grotta seminascosta dietro l’Abbazia, trovò spesso rifugio Carmine Donatelli, detto "Crocco", il brigante di Rionero che, con la sua banda di lealisti borbonici, combatté una disperata battaglia contro i piemontesi negli anni immediatamente successivi all’unificazione dell’Italia.

A chi voglia ripercorrere le strade dei briganti vengono proposti suggestivi percorsi di trekking tra i sentieri del Vulture.

Forse è anche per questo che un numero sempre maggiore di turisti affolla le strade e i prati che circondano i laghi.

Una vacanza a Monticchio è un’idea moderna e interessante, adatta per tutte le età.

Genitori e figli inforcano con uguale entusiasmo le biciclette per un giro panoramico, o un suggestivo giro in barca sul lago Piccolo.

Qui, è facile imbattersi in cacciatori di emozioni, che si aggirano armati di binocolo e fotocamera, per catturare il volo di un uccello o i colori accesi di una farfalla.

E quando il sole si fa più caldo, dopo una sosta in uno dei tanti ristoranti, segnaliamo il percorso delle sorgenti – raggiungibili in auto – dalle quali sgorga deliziosa la famosa acqua minerale di Monticchio.

Tutt’intorno città e paesi ricchi di tradizioni diverse, ma tutti capaci di offrire l’identica calorosa accoglienza che chi conosce la Basilicata e la sua gente ha imparato ad apprezzare.

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