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sabato 13 dicembre 2008

Italiani nel mondo.Conferenza dei giovani italiani nel mondo, 10-12 dicembre 2008


Iniziata questa mattina(10.12.2008) alla Camera dei deputati la prima giornata di lavori

Sono intervenuti il ministro degli Esteri Frattini, il presidente della Repubblica Napolitano, dei presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani
Roma 10.12.2008
Nell'aula della Camera dei deputati si è tenuta questa mattina l'inaugurazione del primo convegno dei giovani italiani nel mondo. All'evento hanno partecipato le maggiori cariche dello stato. A rappresentare il Governo ha parlato il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, il quale ha detto nel suo intervento: "Voi tutti sapete che nel mese di luglio scorso abbiamo preso a cuore questa iniziativa che oggi 10 dicembre vede la luce. Data che coincide l'anniversario della nascita della Carta internazionale dei diritti dell'uomo". "Questo convegno - ha continuato Frattini - è la dimostrazione che il governo italiano dà importanza agli italiani all'estero, che vedo hanno una grande voglia d'Italia, di crescere insieme attraverso le varie generazioni". "Vi è una crisi finanziaria globale - ha poi confermato il ministro - a cui i governi del mondo stanno cercando delle risposte. Io non sono pessimista. Molti giovani che lavorano all'estero mi trasmettono un messaggio rassicurante, credono nelle potenzialità del nostro paese. Contiamo di creare un nuovo percorso per le nostre comunità all'estero, e lo vogliamo fare ascoltando, iniziando già da oggi a questa conferenza dei giovani, anche perché la metà degli italiani all'estero è sotto i 35 anni". In conclusione il ministro Frattini, nonostante sia una conferenza dedicata i giovani, tiene a ribadire il contributo degli ‘anziani': "Credo si debba riservare un tributo anche ai meno giovani, i pionieri della collettività italiana nel mondo. Non possiamo cancellare la memoria di questi meno giovani, per riconoscenza. Anche grazie a loro l'Italia è collocata ai vertici del mondo. Ecco perché abbiamo deciso di creare un museo dell'emigrazione italiana che aprirà al Vittoriano il 2 giugno prossimo".


Successivamente è intervenuto in un breve intervento il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Bella, importante e utile", così Napolitano ha definito in apertura questa manifestazione. "Parlo a nome di tutti gli italiani: vi sentiamo vicini e contiamo sul vostro attaccamento affinché vi facciate portatori dei valori più alti di umanità e laboriosità che il nostro popolo ha saputo esprimere nella storia". In conclusione Giorgio Napolitano ha esortato i giovani italiani che vengono dal mondo: "Siate buoni cittadini nei paesi che vi ospitano, perché così rendete onore all'Italia. Coltivate la vostra italianità e partecipate a questo convegno in maniera attiva. Infine tornate presto nel nostro e vostro paese".

Poi è stata la volta del presidente della Camera Gianfranco Fini il quale ha ribadito che "questo convegno unisce tutti i giovani italiani all'estero senza distinzione politica. E' stato creato per permettervi di confrontarvi, pensato per ascoltare e proporre idee, per migliorare il vostro e nostro paese. Tutti sappiamo che i giovani sono una risorsa importante per qualsiasi paese". Al centro del discorso di Fini, non ci sono solo i giovani che emigrano oggi, ma anche quelli di seconda, terza generazione: "Le nostre istituzioni politiche devono anche investire sui giovani italiani residenti all'estero, affinché sentano forte il loro legame con la loro patria"."Momento fondamentale - ha ricordato poi - è stata la creazione dei Comites e del Cgie. Recentemente al termine di un lungo processo si è provveduto al cambiamento degli articoli 52-53 della costituzione voluti dall'allora ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia: questi cambiamenti hanno previsto la possibilità non solo di votare ma di eleggere i 18 rappresentanti italiani all'estero. Ciò ha certificato il più vero ricongiungimento degli italiani all'estero alla madre patria. Ciò significa che anche voi potete e potrete partecipare alla vita decisionale dell'Italia. Voi siete - ha concluso Fini - ambasciatori del nostro paese, ambasciatori che idealmente voi rappresentate".

Infine l'ultimo intervento della mattinata è stato quello del presidente del Senato, Schifani, il quale rivolgendosi ai giovani presenti ha detto: "Del mondo voi siete i cittadini e di questa aspirazione che anima le nostre coscienze, voi, giovani provenienti da tutti i continenti, siete i migliori testimoni. Sappiamo quanto il grande progresso del nostro paese debba ai sacrifici dei vostri padri, quando dovettero emigrare. Ma siamo anche consapevoli e orgogliosi del contributo che la nostra emigrazione ha dato e dà allo sviluppo economico e civile di tanti paese nel mondo. Questo arricchimento reciproco è oggi più che mai una risorsa che va coltivata". Auspicando che dall'esperienza dei giovani si possa imparare qualcosa, Schifani afferma che "come lo sono stati i vostri padri, siete una straordinaria risorsa per il nostro paese". In conclusione "in una rinnovata stagione di riforme istituzionali, dove ci confronteremo sulle forme e le strutture del nostro sistema istituzionale, questo dibattito, ma anche e soprattutto la vostra presenza nell'aula del nostro Parlamento, devono costituire il segno tangibile di un forte impegno a rendere sempre migliore la rappresentanza, a farla più aperta e sensibile alle esigenze del mondo globalizzato. Sono sicuro - e qui Schifani chiude - che anche in questo i vostri lavori produrranno stimoli, suggerimenti e proposte preziose".

Al termine dei saluti istituzionali ai delegati giunti a Roma per partecipare alla Prima Conferenza dei Giovani Italiani nel mondo, poi, i membri del Cgie hanno esposto i loro cartelli di protesta ed hanno manifestato pacificamente di fronte alla sede della Camera dei Deputati. Uno dei promotori della manifestazione, il Consigliere Nardi, ha spiegato le motivazioni della protesta e soprattutto ha sottolineato che ci sono delle categoria maggiormente colpite da questi tagli: "In primis la questione dell'Ici, che ci tocca da vicino perché mina il nostro radicamento con il nostro Paese d'origine. È assurdo che gli italiani che vivono all'estero siano stati esclusi dai benefici per l'esenzione Ici sulla prima casa, che solitamente usiamo quando torniamo per le feste o comunque per mantenere un legame forte con la madrepatria. Poi l'assistenza diretta e indiretta ai meno abbienti, per la quale si può citare l'esempio dell'assegno sociale. Prima della chiamata alle urne l'attuale maggioranza aveva promosso una grande campagna elettorale all'estero incentrata proprio su questo tema. Però, una volta incassato il voto, non solo le pratiche per ottenerlo non sono state facilitate, ma addirittura prima delle ferie sono state inserite delle clausole che ne rendono ancora più difficile l'ottenimento. Infine tagli meno forti, ma altrettanto importanti, riguardano il Comites, l'Intercoimites e la Cgie: non c'è bisogno di una legge ad hoc che ne determini la chiusura. Basta stringere piano piano il bocchettone della bombola dell'ossigeno, e questi organismi moriranno lentamente per mancanza d'aria. In sintesi: chi vive in Italia può accedere a forme di sussidiarietà legate non solo allo Stato centrale. Penso agli enti locali, alle Province, alle Regioni. Per noi, invece, esiste solo il canale del Ministero degli Esteri, e una volta che si stringe quel cordone non abbiamo altre risorse a disposizione".

Passando poi ai reali lavori parlamentari è ripreso nel pomeriggio nell'Aula della Camera l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania nonché misure urgenti di tutela ambientale.

Al Senato, invece, l'Aula è impegnata nell'esame dei disegni di legge finanziaria e bilancio. Come prevede il nuovo calendario dei lavori, le votazioni degli emendamenti si concluderanno - insieme al voto finale - entro la seduta pomeridiana di giovedì 11, per la quale non è previsto orario di chiusura. La votazione della Nota di variazioni al bilancio, le dichiarazioni di voto finali e il voto finale sul disegno di legge di bilancio avranno luogo nella seduta antimeridiana di venerdì 12.

Fonte News ITALIA PRESS

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